Letterato italiano. È noto specialmente per la lunga
polemica che ebbe con
Annibal Caro. Accusato di eresia e di omicidio,
vagò in Francia, Germania, Svizzera. Commentò Dante e Petrarca.
Tra le sue opere:
Giunte alle prose (1563),
Poetica d'Aristotele
vulgarizzata ed esposta (1571),
Correzioni al Varchi (1571) (Modena
1505 - Chiavenna 1571).